Approfondimenti e notizie

9/11/2009 - I nuovi Istituti Tecnici del settore tecnologico

Si è tenuto a Roma il 9 novembre 2009, presso l' Istituto tecnico industriale "Galileo Galilei", il Seminario nazionale relativo ai nuovi Istituti Tecnici del settore tecnologico.
Sono disponibili le presentazioni utilizzate nel corso degli interventi della sessione plenaria della mattina. A breve saranno disponibili anche gli audio-video degli interventi.


- Prof. Arduino Salatin, direttore dell'IPRASE Trentino (Istituto provinciale per la ricerca e la sperimentazione educativa): Presentazione dei risultati di apprendimento dell'area di istruzione generale
 
- Prof. Alberto Felice De Toni, preside della facoltà di ingegneria dell'Università di Udine: Presentazione dei risultati di apprendimento delle aree di indirizzo 
 
- Prof. Carlo Corridoni - Direzione generale per l'istruzione e la formazione tecnica superiore e per i rapporti con i sistemi formativi delle Regioni - MIUR: Presentazione dei risultati di apprendimento di meccanica, meccatronica ed energia 
 
- Prof. Pasquale Russo, esperto: Presentazione dei risultati di apprendimento di trasporti e logistica 
 
- Ing. Mario Fierli, esperto: Presentazione dei risultati di apprendimento di elettronica ed elettrotecnica 
 
- Prof. Claudio Demartini, Vice-rettore del Politecnico di Torino: Presentazione dei risultati di apprendimento di informatica e telecomunicazioni Presentazione dei risultati di apprendimento di informatica e telecomunicazioni 
 
- Prof.ssa Rossella Mengucci - Direzione generale per l'istruzione e la formazione tecnica superiore e per i rapporti con i sistemi formativi delle Regioni -MIUR: Presentazione dei risultati di apprendimento di grafica e comunicazione 
 
- Prof. Giuseppe Valitutti, docente di Didattica delle scienze naturali presso la Facoltà di Scienze della formazione primaria dell'Università di Urbino: Presentazione dei risultati di apprendimento di chimica, materiali e biotecnologie 
 
- Prof. Franco Rigola, Dirigente scolastico I.T.I. "Sella" di Biella: Presentazione dei risultati di apprendimento sistema moda 
 
- Prof. Pasquale Russo: Presentazione dei risultati di apprendimento di agraria e agroindustria 
 
- Prof. Arturo Campanella, dirigente scolastico I.T.I. "Malignani" di Udine: Presentazione dei risultati di apprendimento di costruzione, ambiente e territorio 

Commenti



71 - domenico.ronga

Sono un docente di Laboratorio d'Informatica Gestionale, di ruolo da oltre 20 anni. Condivido pienamente le preoccupazioni e le perplessità di tutti i miei colleghi docenti di laboratorio e non soltanto. Nel caso in cui non intervenissero modifiche di carattere informatico-gestionali del previsto indirizzo Finanza e Marketing del Tecnico Economico, nutro molti e seri dubbi circa la direzione verso cui dirotterebbe l'ITC nel quale insegno, il quale, nonostante gli oltre 100 di storia, sarebbe, a mio avviso, notevolmente ridimensionato, sia sotto l'aspetto dei contenuti che delle prospettive, compiendo, pertanto, un notevole passo indietro dalla modernità e dinamicità tanto auspicata. Da quando insegno in questa scuola sono state investite ed impiegate un bel po' di risorse finanziarie, economiche ed umane; da domani, invece, se noi ITP non fossimo più previsti nei nuovi organici prevedo un bel po' di coltre bianca nei laboratori informatici super tecnologici e super moderni per i quali, io ed altri colleghi, abbiamo contribuito in questi anni al loro acquisto, allestimento, funzionamento ed aggiornamento, mettendo a disposizione dell'istituzione scolastica un altissimo tasso professionale che domani non verrebbe più espresso. Ed i nuovi ragionieri riscopriranno la calcolatrice ed il gesso....in questo modo si vorrebbe agevolare il loro inserimento nel mondo del lavoro?
commento del 27 Nov 2009, alle ore 10 58
72 - ida.manzari

Sono un’insegnante di ruolo della disciplina Trattamento Testi e Dati ex A075 - A076 che, con la Riforma, è, fra tutte, la più danneggiata. Inizialmente soppressa ed ora, con l’inserimento di INFORMATICA, nonostante la creazione della nuova Classe di Concorso A37 “Scienze e Tecnologie Informatiche”, esclusa dai Tecnici e dai Professionali della Riforma. Pur rilevando con soddisfazione la creazione della nuova Classe di Concorso A37 “SCIENZE E TECNOLOGIE INFORMATICHE”, ritengo che nella stessa dovrebbero confluire tutte le discipline attinenti le tecnologie informatiche, per tutte le tipologie di Istituti Tecnici (Economico, Tecnologico) e Professionali, accorpando gli insegnamenti che conducono essenzialmente agli stessi obiettivi disciplinari e relative competenze, compresa la disciplina di Trattamento Testi e Dati, in considerazione dell’attività didattica effettuata dai docenti, dell’esperienza maturata e delle metodologie didattiche affinate negli anni. Insegnamento per il quale non è mai stata richiesta una laurea in Informatica. Infatti, in assenza di una Laurea in Informatica, ripeto, non richiesta ai tempi della assunzione in ruolo, con tali provvedimenti viene preclusa ai docenti di TTD ex A075 - A076 l’insegnamento di “Informatica” e di “Tecnologie informatiche” nei TECNICI e PROFESSIONALI della Riforma, senza tenere in considerazione che questi docenti sono da diversi anni impegnati nell’insegnamento delle Tecnologie Informatiche (sistema operativo, programmi per l’elaborazione di testi e dati, per la gestione di archivi (database), per la creazione di presentazioni multimediali, nonché internet, le nuove tecniche di comunicazione e di applicazione online e la gestione della posta elettronica). E’ opportuno ricordare che la disciplina TTD è stata introdotta, circa vent’anni fa, nel biennio degli Istituti Tecnici e negli Istituti Professionali, nell’intento di garantire competenze fondamentali per l’alfabetizzazione e l’approfondimento delle conoscenze e competenze informatiche di base delle nuove generazioni, competenze che, ottimizzando i tempi di lavoro, consentono di gestire (elaborare, interpretare e rappresentare) dati turistico/aziendali in modo efficiente e professionale. La denominazione “INFORMATICA” della nuova disciplina, inserita nel nuovo TECNICO ECONOMICO appare generica, in quanto non definisce con chiarezza il progetto didattico da realizzare. Invece, la denominazione TECNOLOGIE INFORMATICHE, risulta più appropriata e rispondente alle reali esigenze degli studenti del primo biennio dell’Istituto Tecnico economico i quali non devono apprendere linguaggi di programmazione, ma imparare ad utilizzare adeguatamente software specifici e conoscere concetti teorici quali hardware, software e reti (da certificare con la patente europea ECDL come stabilito dalle direttive europee in merito alle competenze informatiche), per inserirsi adeguatamente in attività lavorative in ambito aziendale o turistico. Discipline, queste, da destinare anche agli insegnanti di Trattamento Testi per le ragioni sopra menzionate. Alla luce di quanto sopra riportato si formulano due ipotesi: 1) riconversione automatica dei docenti di ruolo delle classi di concorso A075 e A076 nella nuova classe di concorso A37”Scienze e Tecnologie informatiche” affidando l’insegnamento della disciplina “INFORMATICA” nel 1° biennio dell’Istituto Tecnico Economico ai docenti di ruolo di Trattamento Testi e Dati; 2) inserimento della disciplina “INFORMATICA” - da insegnarsi nel 1° biennio dell’Istituto Tecnico Economico - nella classe di concorso A59. Analoga soluzione può essere applicata negli Istituti Professionali, settore Servizi commerciali. In questo modo, pur in assenza di una laurea specifica in informatica, perché non richiesta al tempo dell’assunzione in ruolo e, per molti docenti di T.T.D., avvenuta tramite vincita di concorso ordinario indetto dal Ministero della Pubblica Istruzione, verrebbero salvaguardate le professionalità dei docenti di ruolo appartenenti alle classi di concorso A075 e A076. Per i nuovi e futuri insegnanti, invece, sarà corretto prevedere una laurea come titolo di accesso, così come è richiesto per le altre discipline insegnate. Si ricorda che ci sono già dei precedenti. Infatti, analoga soluzione è stata presa per i docenti non laureati della scuola primaria (maestri), della secondaria di primo e di secondo grado che prestano tuttora servizio in quanto, ai tempi dell’assunzione in ruolo, non era richiesto, come titolo di accesso, un diploma di laurea specifico (es. passaggio da Applicazioni tecniche ad Educazione Tecnica nella scuola secondaria di primo grado). CONCLUSIONI Riconoscere la professionalità raggiunta in anni di insegnamento delle tecnologie informatiche, di partecipazione sostanzialmente a proprie spese a corsi di aggiornamento e di costante autoaggiornamento per l’approfondimento di conoscenze e competenze in una tecnologia in continua evoluzione, è corretto e doveroso nei confronti dei docenti di ruolo di TRATTAMENTO TESTI E DATI, valorizzando e non disperdendo un capitale professionale per le competenze informatiche e didattico pedagogiche acquisite e rivolte a far conseguire agli studenti del primo biennio della scuola secondaria di secondo grado la quarta competenza chiave, quella digitale.
commento del 27 Nov 2009, alle ore 14 37
73 - antonello.pesce

Salve. E' famosa la frase di John Fitzgerald Kennedy "Non chiedetevi cosa può fare l'America per voi, chiedetevi piuttosto cosa potete fare voi per l'America" che è la versione moderna e laica di "Aiutati che Dio t'aiuta". Prof. Antonello Pesce I.I.S. "Vallauri" Fossano (CN) Dipartimento di Scienze Sperimentali - Settore I.T.I. - I.I.S. "G. Vallauri"- Fossano (CN) Considerazioni riguardo a "Risultati di apprendimento per l'area di istruzione generale" e loro declinazione in competenze, abilità e conoscenze per l'Asse Scientifico - Tecnologico Gli insegnanti del biennio I.T.I. dell'I.I.S. "G. Vallauri" appartenenti al dipartimento di Scienze Sperimentali e docenti delle discipline Scienze della Terra e Biologia, Fisica e Laboratorio di Fisica, Chimica e Laboratorio di chimica dopo un attento esame e dovendo tenere conto di: 1) le "Competenze Chiave di Cittadinanza da acquisire al termine dell'istruzione obbligatoria" presenti nel documento tecnico dell'Obbligo di Istruzione; 2) le definizioni di "Risultati di apprendimento", "Conoscenza", "Abilità" e "Competenza" riportate nel Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli; 3) le premesse all'Asse Culturale Scientifico - Tecnologico presenti nel documento tecnico dell'Obbligo di Istruzione; 4) quanto scritto al punto 3 "Orientamento e recupero" nelle Linee Guida dell'Obbligo di Istruzione al fine della promozione del successo formativo e della lotta alla dispersione scolastica; 5) lo Schema di regolamento recante norme concernenti il riordino degli istituti tecnici, Art. 5 (Organizzazione dei percorsi) comma 1/a dove si fa riferimento al Quadro europeo delle qualifiche per l'apprendimento permanente (EQF); 6) lo Schema di regolamento recante norme concernenti il riordino degli istituti tecnici, Art. 5 (Organizzazione dei percorsi) comma 2/e dove si fa riferimento a metodologie didattiche finalizzate a sviluppare competenze basate sulla didattica laboratoriale, l'analisi e la soluzione dei problemi, il lavoro per progetti; 7) l'Allegato A (Profilo educativo, culturale e professionale dello studente a conclusione del secondo ciclo del sistema di istruzione per gli Istituti Tecnici) dello Schema di regolamento recante norme concernenti il riordino degli istituti tecnici al punto 2.4 "Strumenti organizzativi e metodologici" dove si fa riferimento agli aspetti tecnologici che, presenti fin dal primo biennio, esplicano una funzione orientativa attraverso l'apprendimento dei saperi-chiave acquisiti soprattutto attraverso l'attività di laboratorio e mediante l'utilizzo di metodologie didattiche improntate alla valorizzazione del metodo scientifico e del pensiero operativo, all'analisi e soluzione dei problemi, al lavoro cooperativo per progetti, alla gestione di processi in contesti organizzati e all'uso di modelli di simulazione e di linguaggi specifici. Tali metodologie richiedono un sistematico ricorso alla didattica di laboratorio, in modo rispondente agli obiettivi, ai contenuti dell'apprendimento e alle esigenze degli studenti, per consentire loro di cogliere concretamente l'interdipendenza tra scienza, tecnologia e dimensione operativa della conoscenza; 8) quanto riportato nell'Allegato C (Indirizzi, Profili e quadri orari del Settore Tecnologico) dello Schema di regolamento recante norme concernenti il riordino degli istituti tecnici dove nell'Area di Indirizzo, nelle attività e insegnamenti obbligatori, per le discipline Scienze Integrate (Chimica) e Scienze Integrate (Fisica) vengono dimezzate le ore di Laboratorio; 9) le competenze scientifiche OCSE - PISA 2006 a cui si fa riferimento nel documento in esame; 10) i Risultati di Apprendimento previsti nell'allegato A (Profilo educativo, culturale e professionale dello studente a conclusione del secondo ciclo del sistema di istruzione per gli Istituti Tecnici) dello Schema di regolamento recante norme concernenti il riordino degli istituti tecnici; 11) le Competenze dell'Asse Culturale Scientifico - Tecnologico previste nel documento tecnico dell'Obbligo di Istruzione integrate da ulteriori competenze sottoposte al nostro esame; 12) il riferimento, nella Premessa Generale ai Risultati di Apprendimento relativi all'area di istruzione generale dei percorsi di istruzione tecnica, all'ampia libertà di scelta alle scuole nell'individuazione delle tematiche specifiche da approfondire all'interno di un repertorio nazionale di contenuti chiave (syllabus); 13) i criteri orientativi seguiti per la stesura delle proposte cioè essenzializzare il curricolo a partire dal profilo culturale e professionale dello studente in uscita dai percorsi, assumere gli assi culturali dell'obbligo di istruzione come riferimento per le discipline, assumere l'integrabilità tra area generale e aree di indirizzo e favorire la valutabilità dei risultati di apprendimento in coerenza con i dispositivi nazionali di valutazione degli apprendimenti e delle competenze; 14) l'assenza di riferimenti alla disciplina Scienze Integrate (Scienze della Terra e Biologia) come disciplina concorrente all'acquisizione di competenze negli anni successivi, il limitato numero di casi in cui la disciplina Scienze Integrate (Fisica) viene citata come disciplina concorrente all'acquisizione di competenze negli anni successivi ed il limitatissimo numero di casi in cui la disciplina Scienze Integrate (Chimica) viene citata come disciplina concorrente all'acquisizione di competenze negli indirizzi "Meccanica, Meccatronica ed Energia", "Elettronica ed Elettrotecnica" e "Informatica e Telecomunicazioni" che saranno presenti nel nostro Istituto; dichiarano di non condividere la maggior parte delle Competenze della disciplina Scienze Integrate (Scienze della Terra e Biologia, Fisica e Chimica) in quanto riferite a specifici contenuti di apprendimento e di ritenere eccessive le Abilità e le Conoscenze riportate. Propongono che ai fini della stesura delle indicazioni nazionali riguardanti le competenze, le abilità e le conoscenze con riferimento ai risultati di apprendimento come da art. 8 comma 2/a dello Schema di regolamento recante norme concernenti il riordino degli istituti tecnici vengano attentamente esaminate le proposte delle associazioni disciplinari ANISN, AIF e DDSCI. Chiedono il ripristino delle due ore settimanali di Laboratorio di Fisica e di Laboratorio di Chimica e l'istituzione di almeno un'ora settimanale di Laboratorio di Scienze ritenendo fondamentale l'attività di laboratorio nelle discipline scientifico sperimentali al fine dell'acquisizione, già nel primo biennio, delle Competenze relative alla Sperimentazione, alla Progettazione e alla Cooperazione. Si impegnano nell'ambito della quota di autonomia del 20% del curricolo del primo biennio a ripristinare comunque l'attuale monte ore delle attività di laboratorio qualora non vengano apportate variazioni al quadro orario attualmente proposto. Fossano, li 20 novembre 2009 Gli insegnanti del biennio I.T.I. dell'I.I.S. "G. Vallauri" appartenenti al dipartimento di Scienze Sperimentali
commento del 27 Nov 2009, alle ore 16 24
74 - luigia.iannelli

Si sta facendo tanto “chiasso” sul livello della literacy in matematica nella scuola italiana e soprattutto in quella delle regioni dell’Italia meridionale. MIUR, UMI, INDIRE, SIS, per la s.s. di 2° grado, dal 2003 hanno realizzato piani, progetti, Mat.@bel , formazione in presenza e a distanza; OCSE_PISA e prove INVALSI, con le rilevazioni periodiche e pubblicazione degli esiti, continuano ad alimentare la necessità di dover “fare insegnamento di matematica” in modo diverso da quello tradizionale, che non è più efficiente ( caso mai lo fosse stato!) , sì da dotare i ragazzi di quella capacità di uso dell’osservazione, della logica, della coerenza e della valutazione a fronte della diffusa superficialità ed indifferenza con cui affrontano, in maggioranza, le situazioni di vita, di società e di studio. In tale contesto avrei ritenuto “normale” la conservazione del numero di ore da dedicare alla matematica soprattutto nell’indirizzo di convergenza dei Ragionieri Programmatori Mercurio. Meglio sarebbe stato risolvere la questione con un “televoto” , strumento usato non solo nei programmi televisivi leggeri ma anche in quelli più impegnati!
commento del 27 Nov 2009, alle ore 20 34
75 - antonietta.sapone

Attualmente grazie al "Progetto 5" (sperimentazione degli anni '90) l'insegnamento del "Diritto" si sviluppa dalla 1^ alla 5^ classe del curricolo geometra. Chi, come me, insegna in un istituto per geometri ha accolto con grande entusiasmo l'opportunità di estendere l'insegnamento della disciplina all'intero quinquennio (anche se con 2 sole ore settimanali!) perchè ciò significa accompagnare gli alunni in un percorso civico- sociale e poi via via sempre più tecnico, in modo adeguato alla loro crescita. Che fine fa il Diritto con la Riforrma? Solo il 1^ biennio? Chi insegnerà loro gli aspetti civilistici ed amministrativi della professione a cui si preparano? Quando studieranno come nasce una società o come orientarsi tra le tipologie societarie esistenti- la differenza tra proprietà e possesso- le conseguenze dell'indempimento delle obbligazioni - i requisiti di un atto amministrativo- il silenzio-assenzo e .... potrei continuare ancora per un bel pò .... Non c'è spazio nella riforma di un indirizzo che prepara all professione- perchè titolo di studio finito- per la disciplina che rappresenta per ciascun alunno la bussola per orienatrsi come cittadino e come lavoratore?
commento del 27 Nov 2009, alle ore 23 28

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